Vigilia

Vigilia. Vigilia di un viaggio.
La mente ancora non libera, come dovrebbe invece essere per raccogliere in sé le novità del diverso, del possibile e dell’incognito che troverà a recepire.
Il cuore invece già spazia altrove, sorvolando sulle consuete forme della quotidianità di sempre. Guardando aldilà degli spazi usuali, degli impegni soliti, delle cose dell’abitudine ordinaria e a volte forzata che la vita in questo momento dà.

Incognite di viaggio verso luoghi e popolazioni di cui quaggiù si sente appena accennare, e con distorte idee sfocate dalla lontananza e dai media.
Chissà con quali occhi sarò in grado di guardare?

Un regalo improvviso dalla matita magica di Mauro Biani, a nome degli amici di Peacelink!

Roberto nel Kurdistan

Pubblicato in Echi di antichi post..., Pace Disarmo e Conflitti | Contrassegnato , , , | Lascia un commento

Finché esisteranno i poeti

Finché esisteranno i poeti
con le loro possibili utopie
e il loro sguardo che si posa
ben oltre i confini delle nazioni

Si manterranno le speranze
si avrà lo spazio per sognare
il desiderio di mondi nuovi
la forza per vivere e per lottare.

Poeti con lo sguardo del cuore
per vedere
ben oltre i confini delle nazioni

e del nostro recinto
di quotidiana rassegnazione.

Pubblicato in Echi di antichi post..., Prosa e Poesia | Lascia un commento

Vorrei un presepe grande così

Forse quest’anno son meno prolifico nel mio pensiero natalizio… ma ugualmente il cuore esiste e batte ancora; l’importante è questo no?
Ho affidato tuttavia alle pagine di “NoBrain”, sezione “culturale” di Peacelink, il mio augurio.

E’ una poesia che ha avuto il suo avvio da un messaggio in redazione, che diceva pressapoco così, “invece delle solite patetiche statuine, sistemarci che so, i metalmeccanici in cassa, i migranti dei CPT, i prigionieri di Guantanamo, le vedove e i figli dei morti per l’uranio impoverito, quelli della NOTAV e via di questo passo. Forse si mettono le statuine dei pastori perchè per metterci quelle altre ci vorrebbero migliaia di Km quadrati per farci stare tutto!”… e così è nato questo pensiero…

Leggi qui sotto perché l’ho messo anche qui, a “casamia”.
Altrimenti (ma forse è più bellino, coi colori e tutto quanto – e poi potete conoscere meglio NoBrain…) cliccate qua, e con un augurio a tutti voi…!


Vorrei un presepe grande così

Vorrei un presepe grande così
sopra l’erba dei campi
erba vera e dura come il ghiaccio
di questi mesi freddi
e con personaggi di gente vera
che assomigliano tanto a voi e noi

A chi ha i problemi suoi
a chi viaggia pendolare
a chi alla fine del mese
non trova denaro in tasca.

Vorrei un presepe grande così
con la lunga fila degli stranieri
multicolori umani in attesa di un visto
per arrivare alla capanna

assieme a chi per uno strano miracolo
aprono le grate delle celle
prigionieri liberi per una notte, per arrivare quassù.

Vorrei un presepe grande così
con i campi sterminati e freddi ma pieni di persone
che scaldano a fiato le mani intirizzite

e pazienti aspettano
riaprire il cuore
a una speranza di amore o anche solo di calma
dentro di sé.

Vorrei un presepe grande così
con i grandi del mondo fatti piccini
e tranquilli rientrare nel mondo di tutti fatto di persone

lontani dal potere dal denaro
e da tutte quelle cose che fanno ostacolo
e nebbia nel nostro sentiero di vivi.

Vorrei un presepe grande così
dove alla fine chi arriva alla capanna
ricco riparte
di certezze finora inevase, sorrisi come dono

e della strada lunga, abbracciati l’un l’altro
ricordando per uno strano miracolo
esistere ancora, e per tutti
una speranza che non muore.

Pubblicato in Echi di antichi post..., Prosa e Poesia | Contrassegnato | Lascia un commento