Domenica sono andato a votare :-)

by Mauro Biani

… e mica da solo, come s’è visto! Assieme a me grossomodo una trentina di milioni di Italiani, s’era in buona compagnia!

E adesso, condivido quanto leggo da più parti: che l’importanza e l’eccezionalità di questi referendum – per la partecipazione, l’entusiasmo, l’impegno e la capillarità dell’informazione ottenuta anche dalle grandi potenzialità di questi mezzi telematici – trascende di sicuro lo scopo per cui erano stati pensati.

Che sia l’inizio di un nuovo modo di far politica?

Che sia l’inizio di un nuovo modo di governare?

Ancora una volta, e ancor di più, teniamoci pronti per una nuova legislatura. Ma con una preoccupazione su chi avrà da “ricevere il testimone” nella staffetta di governo del nostro Paese.

Cercasi persone serie e oneste. Capaci di gestire con competenza e senso civico le attività su cui dovranno lavorare.

Capaci di lavorare ragionando con vista acuta e sguardo profondo, non solo per l’immediato ma anche nella prospettiva futura delle conseguenze su chi verrà – anche dopo il termine del proprio mandato…

Capaci di far lavorare non solo il cervello ma anche il cuore, e di sentirsi comunque parte della comunità di cittadini da cui hanno ricevuto fiducia (e, s’è visto, i mezzi per condividere idee ed esigenze di tutti non mancano di certo).

Intanto però, concediamoci il tempo della festa! 🙂

Nota: segnalo il bell’editoriale apparso stasera nel sito di Peacelink: Siamo al centro del mondo. Pensandoci bene, quanti dovemmo ringraziare per l’esistenza del referendum, questo potente strumento di democrazia?

P.S. E già che ci siamo, ecco cosa scrissi 5 anni fa in occasione della vittoria referendaria del “No” in difesa della Costituzione: Quando il goal mancato ha segnato la vittoria.

Buona lettura!

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Domenica vado a votare

Da Tonio Dell’Olio, di “Mosaico di pace”, ecco un articolo molto bello e che ho voluto rimanesse impresso anche nel mio blog. Perché siamo in democrazia, e democrazia vuol dire poter scegliere. E scegliere liberamente. Senza “privatizzazioni”.

Domenica vado a votare

6 giugno 2011 – Tonio Dell’Olio
Perché è democrazia. Quella vera. Quella che lo dice la parola stessa. Il popolo è sovrano e il popolo decide. Perché la democrazia è un bene comune e non può essere privatizzato. Si può imbottigliare con etichette colorate ma resta sempre democrazia. Anche leggermente frizzante quando scende nelle strade e grida “se non ora quando?”. Ci sono le etichette dei partiti e le mille marche della partecipazione. Ma guai a mettere i rubinetti della democrazia in mano a chi ci deve guadagnare. Guai a dare l’esclusiva delle condutture della democrazia a una holding. Sarebbe furto di sovranità. La democrazia deve scorrere libera per tutti ed essere sì controllata, ma dai cittadini. Per questo vado a votare. Perché ho sete.
Tratto da “Mosaico dei giorni”, una rubrica di Mosaico di pace – rivista mensile promossa da Pax Christi e fondata da don Tonino Bello.

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Ci ha lasciati un grande amico

La prima notizia che ricevo stamani m’ha scosso nel profondo. Roberto Morrione, grande giornalista che fu direttore di Rainews24 fino all’arrivo dell’attuale Corradino Mineo, si è spento dopo una lunga malattia.

Certo lo conoscevo “di fama”. Per la sua professionalità e umanità, per il suo voler andare a fondo degli avvenimenti. Assieme a Sigfrido Ranucci, Maurizio Torrealta, Flaviano Masella e altri, ecco un team che nell’orizzonte nebuloso della TV pubblica ha aperto spazi chiari di informazione corretta, precisa e documentata. Unica emittente tra le tante a raccontare le verità nascoste degli eventi a Falluja, a documentare per prima i danni irreversibili a civili e soldati nell’uso delle armi all’uranio impoverito, a fornire le “dirette” a eventi importanti ma nascosti ai più, quali la manifestazione contro la guerra in Iraq del 15 febbraio 2003 o le varie “Marce per la pace Perugia-Assisi” che muovono decine di migliaia di giovani ma che altrimenti non trovano spazio nei media.

Riporto anche qua, e invito chiunque a leggere e riflettere su quanto scritto, il link all’editoriale che appare oggi nel sito di Peacelink, come pure un “articolo correlato” scritto nel 2006 all’atto del suo pensionamento.

E diramiamole, queste news, che sono, una volta tanto, good news nel suo ricordo, per chi lotta ancora per la pace, la giustizia e l’onestà. Roberto merita questo, e chissà se – come succede con tanti “eroi silenziosi” quando ci lasciano – non dia una spinta a chi volesse in cuor proprio seguire le sue orme…

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