Inumane, inaccettabili… e adesso illegali!

Dopo tanto silenzio (è difficile avere cose positive da dire in questo periodo!) ecco una buona notizia che magari aiuta a risvegliarmi. Sì, perché…


GiamaicaNauru e Honduras: queste le ultime Nazioni che hanno portato con la loro firma al raggiungimento delle 50 ratifiche necessarie per l’entrata in vigore del Trattato per la Proibizione delle armi nucleariIPPNW, l’Organizzazione internazionale per la Prevenzione della guerra nucleare, ha prodotto una dichiarazione. Ecco una libera traduzione di alcuni stralci dello Statement.

“Oggi alle Nazioni Unite a New York, l’Honduras, assieme alla Giamaica e Nauru il giorno precedente, diventano le nazioni più recenti a ratificare il Trattato delle Nazioni Unite sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW), portando a 50 il numero totale di Paesi che hanno ratificato il Trattato. Superando la soglia di 50 ratifiche significa che tra 90 giorni, il 22 gennaio 2021, questo trattato entrerà in vigore legale e diventerà parte del Diritto Internazionale, vincolante per gli Stati che lo hanno già ratificato e tutti quelli che successivamente ratificheranno il trattato.

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… o forse è ancora possibile sperare?

Tre anni sono passati dall’approvazione alle Nazioni Unite del Trattato per la messa al bando delle armi nucleari (TPNW, Treaty on the Prohibition of Nuclear Weapons) e sembra che le ratifiche stiano avanzando a velocità sostenuta. L’ultima firma, dal governo delle Isole Fiji, ha fatto calare a 11 il numero di Stati ancora necessari per l’entrata in vigore del Trattato ai sensi del Diritto Internazionale.

Una dichiarazione importante e significativa viene dal Ministero delle Relazioni Estere della Repubblica del Costa Rica, che fu una delle prime Nazioni ad aderire e ratificare il Trattato.

“Tutti i paesi che l’hanno ratificato hanno l’obbligo legale di incoraggiare gli Stati non ancora facenti parte, a firmare, ratificare, accettare, approvare o aderire ad esso, con l’obiettivo di raggiungere l’adesione universale. Ad oggi, 81 Paesi hanno firmato e 39 hanno ratificato lo strumento.” “Il Trattato è stato concepito per prevenire le catastrofiche conseguenze umanitarie che deriverebbero da qualsiasi uso di armi nucleari e rappresenta la volontà irremovibile della maggioranza dei popoli del mondo, di evitare il ripetersi dell’uso di queste armi, compresa la loro detonazione accidentale, errori di calcolo o progettazione. “

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A meno dodici, però…

Mi credete che il mio entusiasmo (beh, diciamo, il mio pacato ottimismo) questa volta non si è fatto vedere dopo questa notizia positiva? Già nel passato post la mia convinzione aveva tentennato un po’…

Al Trattato per la proibizione delle armi nucleari un altro arrivo: anche il Lesotho, piccolo Stato nell’Africa del Sud ha adesso firmato. Sono già 38 gli Stati aderenti, nella sua corsa al traguardo dello status di legge ai sensi del Diritto Internazionale. A meno dodici, però…

… Un pacato ottimismo dicevo? Ma sempre si affaccia un dubbio sull’efficacia del Trattato all’incontro con la realtà: a mettere i bastoni tra le ruote, chissà, potrà essere quel tal ben conosciuto presidente dalla scarsa saggezza e futile arroganza; quante volte aveva immaginato ad esempio dolori e sanzioni alle Nazioni Unite?

E nel mondo dei piccoli grandi dominatori, non solo Trump…

Eppure la speranza, anche se affievolita, esita ancora a capitolare.

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