Libertà è partecipazione. Anche con la Web TV

In vent’anni ne passa parecchia di acqua sotto i ponti; e specialmente di quell’acqua virtuale che scorre sempre più copiosa nei torrenti e nei fiumi di rame e di fibra, moderne condotte che trasportano, bit per bit, il flusso ininterrotto dell’informazione sul pianeta.

Dai terminali a fosfori verdi della mia giovinezza telematica – quando i 300 bit al secondo sembravano già una rivoluzione rispetto alle vecchie rumorose telex – alla svolta epocale del web e dell’Internet per le masse; e via via velocizzando, conseguenza naturale di quella “legge di Moore” che vede raddoppiare risorse di chip e di complessità di circuiti ogni anno e mezzo, si giunge ora alla multimedialità sempre più efficace. Radio e TV online, “canali” raccoglitori di video autoprodotti, News & Entertainment in trasloco progressivo dall’etere affollato alle strade e autostrade telematiche e alla fine confluendo nei nostri modem ADSL di casa.

E quando tutto ciò arriva a costare sempre meno, sempre più fattibili sembrano poter essere le News fai-da-te. E non diamoci significati negativi a questo passaggio, magari influenzati dai ricorrenti giudizi di chi nel web non ci sta: ché come per tutte le risorse offerte al popolo, non sono le risorse stesse in sé buone o cattive ma l’uso che se ne fa.

Live o “on demand”

Alzi la mano chi non conosce Youtube… Nessuno, vero? Il popolare servizio di Google sembra essere quasi il monopolista dei videoclip, siano essi autoprodotti o proposti da alcune reti televisive (anche RAI e LA7) anch’esse evidentemente in conversione al web. Qui di “Video on demand” si parla: entri nel sito, scegli il clip, clicchi e guardi, su PC o smartphone. Con l’utile aggiunta dei “video correlati” scelti dal motore di ricerca di Google, che suggeriscono ulteriori approfondimenti all’argomento del clip appena visto.

Altra cosa è “Live”: canali televisivi veri e propri trasmessi in Rete in streaming, con una programmazione spesso 24/24, che intrecciano per il pianeta i propri News & Entertainment offerti spesso per un pubblico di cittadini emigrati che così mantengono contatto con la propria terra. E che grazie alle “autostrade del web”, e fino ai propri smartphone, possono fruire di un servizio anche di qualità.

Una via di mezzo

Ma c’è anche una via di mezzo: servizi di TV in streaming, capaci di portare le “dirette” – anche da iPhone o da webcam – in un proprio canale sul web, e in contemporanea memorizzate nel server del canale, sì da poterle far rivedere in differita. Ecco l’ideale per quei tanti soggetti che avrebbero qualcosa da dire ma non hanno evidentemente la possibilità di organizzare un canale televisivo vero e proprio: associazioni no profit, gruppi di impegno sociale, organizzazioni per la pace e per i diritti umani. E le “messe in onda” certo non possono mancare: un’intervista, una conferenza interessante, una manifestazione da far condividere. Si tira fuori lo smartphone, magari con tariffa internet flat, ci si collega al canale, e vai col servizio! Che può durare pochi minuti o qualche ora, al termine del quale se il canale resta offline non resta però inoperoso, dando a chi non è stato spettatore “dal vivo” la possibilità di rivivere l’evento.

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Loving Oslo, hate the Bomb

Due importanti eventi si sono succeduti nei giorni scorsi a Oslo in Norvegia, incentrati sullo studio e la divulgazione degli effetti catastrofici – umanitari, medici e ambientali – che un conflitto nucleare anche “locale” causerebbero in vastissime aree del pianeta. Ed ecco allora, il 4 e 5 marzo, l’importante Conferenza organizzata dal Ministero degli Esteri norvegese, dal titolo “Humanitarian Impact of Nuclear Weapons” – popolata dai rappresentanti di 130 Nazioni – mentre nei giorni immediatamente precedenti la “due giorni” del Forum internazionale della Società Civile, preparato da ICANW, ha visto partecipare numerosissimi esponenti di associazioni, organizzazioni e movimenti.

Ed è un peccato che i media nostrani fossero tutti presi dalle vicende e dai litigi post-elettorali, oltre che dal Toto-Pontefice che si svelerà dopo l’imminente Conclave; ché il dare un occhio a questi eventi sarebbe stato utile e importante: il pericolo di un’estinzione dell’umanità (e di numerosissime specie animali) è tuttora concreto, checché ne pensino gli ottimisti. Anche se gli Stati non mettessero mai mano alle procedure di innesco e di lancio… beh un falso allarme con reazione immediata dell'”altra parte” minacciata per errore causerebbe per davvero il disastro.

Unica soluzione? bandire per sempre tutti gli ordigni…

Ed ecco qui, a partire da questi link, una raccolta di articoli, notizie e chissà, anche uno spiraglio di speranza. Buona riflessione…

  1. Da IPPNW-Italy: Appuntamento a Oslo http://www.ippnw-italy.org/appuntamento-a-oslo
  2. Da Peacelink: La Conferenza di Oslo (il link segnalato porta adesso agli interventi in differita della Conferenza) http://www.peacelink.it/disarmo/a/37845.html
  3. Da Peacelink: Desmond Tutu – Le armi nucleari devono essere eliminate per il bene di tutti noi http://www.peacelink.it/disarmo/a/37857.html (tradotto da Antonella Pegoli)
  4. Da Peacelink: Da Oslo (quasi) in diretta http://www.peacelink.it/disarmo/a/37852.html (tradotto da Marika Romano)
  5. Da Peacelink: Perché la Francia non ama Oslo? http://www.peacelink.it/pace/a/37847.html (e diciamolo, non solo la Francia ma anche le altre Potenze nucleari…)
  6. Da ICANW: Il comunicato finale http://www.icanw.org/wp-content/uploads/2012/08/oslo-pressrelease-ican.pdf
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… e strade che s’incrociano

Quasi un sequel del precedente post, sì; col mio babbo già non più tra noi – spento coi suoi novantun anni dopo giorni di sofferenza all’ospedale, via dalla sua stanzetta del residence dove mesi fa scelse di rimanere – e assieme al confuso susseguirsi di bad news legate prima al suo improvviso crollo fisico, e poi nel turbinio di impegni di quella routine post mortem necessaria ma in conflitto coi dubbi e le tristezze del cuore, ecco apparire la bella notizia.

SI’. Quando s’incrociano le strade, quando s’incrociano le vite, e sul palcoscenico dell’esistenza terrena – una volta sopite le emozioni e attenuati gli struggenti ricordi – scopriamo i personaggi alternarsi sulla scena, e il vecchio col nuovo quasi salutarsi passando il soffio dello spirito come testimone tra le generazioni, ecco la meraviglia del miracolo.

Perché la bella notizia che fa da contraltare alla perdita dell’antico padre, è l’annuncio di una nuova vita! una vita piano piano in crescita in un grembo giovane che si trasforma.

E il testimone che il nuovo nato afferrerà dallo spirito del bisnonno che mai avrà conosciuto, mi fa credere ancora all’immensa potenza di questo universo, che macina eventi e costruisce in eterno dalle ceneri del passato.

Il cammino continua…

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