Eccoci... si apre la propagazione, cresce il numero dei contatti nei modi digitali (indovinate soprattutto quali!) e... l'amico tool di verifica dell'andamento dei QSO - sì, di pskreporter.net parlo - eccolo andare in crisi!

Altro che tracce in real time; ché alla pagina del servizio, la dicitura nella barra di stato in basso non lascia dubbi: il ritardo raggiunge e a volte supera la mezz'ora!

Il che vuol dire che avrò da aspettare un bel po' la conferma visiva nel sito ai miei QSO (vabbè forse uno sfizio da narcisista visto che comunque son bell'e confermati dal wspr-x o similari). Però, all'OM che lo utilizza spesso, appare quasi l'effetto del guidare la macchina con gli occhi bendati...

E comunque, che il disservizio ci sia, è evidente...

 

Sarà un problema temporaneo? O un fatto congenito per l'accresciuto traffico? In questo caso, le risorse hardware del sistema saranno forse insufficienti. Siamo forse troppi noi Digital Hams?

.... Due mesi di silenzio? No, non sono andato in Ucraina col Winlink in tasca!

E la ragione del mio silenzio è stata, oltre che l'usuale "stacco" per il ritorno periodico alla vita reale (hi!), un breve periodo in cui mi sono riaffacciato ad aggeggiare, di nuovo, con i soliti protocolli "Voice" baloccandomi con hotspot, Dvmega e MMDVM vari...

Adesso però ho rimesso nel terrazzo la vecchia verticale surplus "ex-carrarmato" da 3 metri con balun e riacceso l'RTX in HF. E noto finalmente due cose: il minimo solare è oramai passato (c'è chi ha il terrore delle tempeste solari ma almeno la propagazione è risalita!), e in più, il traffico in JS8 sui 20 metri non è più sporadico come una volta hi! E con i soliti 25 watt (e pure di sera) la pagina di Pskreporter.info mi dà un po' di conforto.

Ma perché preferisco (quando possibile) il JS8Call? Beh in un certo senso è la chat dell'FT8... togliendo quell'automatismo per tanti eccessivo, e dando la possibilità di fare dei brevi QSO "RTTY like", lenti sì ma tutto sommato, anche il CW non è veloce, no?

 

 

Cambiano le cose all'improvviso. Un Paese usualmente molto "trafficato" on the air adesso rimane silenzioso.

Ed ecco che lo stato di emergenza include la regolamentazione delle attività televisive e radiofoniche e "il divieto di operazioni di trasmettitori radioamatoriali per uso personale e collettivo". La notizia che proviene dalla ARRL non dà dubbi, la guerra porta anche a questo.

E inoltre: "La situazione cambia rapidamente", ha detto il segretario della regione 1 della IARU Mats Espling, SM6EAN. "La regione 1 dell'IARU continua a monitorare lo sviluppo e si aspetta che tutti i radioamatori seguano le loro leggi e regolamenti nazionali".

“Any radio amateur currently transmitting from Ukraine is risking his or her life. If you hear a Ukrainian station, do not broadcast its callsign, location or frequency — whether on the band, in a cluster or on social media. You may be putting lives at risk.”

Per noi OM, la radio è sempre stato uno strumento che accomuna i popoli. Ma se non con le radioonde, uniamoci col pensiero.

E che il QRX forzato, non divenga un QRT. Di SK già ne sentiamo sempre più parlare.

 

WinlinkL'attuale tragedia bellica (che ha coinvolto anche gli OM della regione), e in particolare la lettura di un comunicato diramato dalla Polish Amateur Radio Society, mi ha fatto riprendere l'idea di sperimentare col Winlink, il sistema di messaggistica mondiale che per le interconnessioni digitali utilizza la radio dove Internet non sia presente. Un importante mezzo per mantenere contatti e mandare messaggi e comunicati anche in situazioni di emergenza (terremoti, alluvioni o altro).

Diversi programmi sono disponibili, e per tutti i principali sistemi operativi (tutte le informazioni nel sito ufficiale winlink.org); in particolare la mia attenzione si è (ovviamente) rivolta a Pat, software di messaggistica sotto Linux che può essere gestito anche da remoto in una configurazione client-server. Il programma vero e proprio risiede nel sistema connesso alla radio mentre l'utilizzo - simile a quello di una webmail - avviene tramite browser, in locale o attraverso una propria LAN.

 Il Raspberry Pi che ho utilizzato è l'"antico" 3B, sempre valido per queste cose; l'S.O. è l'ultimo (Bullseye) a cui sono state attivate da Raspi-config le porte sempre utili per SSH e VNC.

... ovvero, dalla Berkeley University, a tua insaputa :-)

 

A quanti utilizzano nel proprio Shack HamPI, il completo package in ambiente Linux/Raspberry-Pi orientato alle applicazioni software per OM, sarà certamente balzato all'occhio l'improvviso aumento di carico di sistema durante i periodi di "riposo" della macchina. Un aumento che, specie per i nostri piccoli raspini, può causare qualche innalzamento, anche se di solito non preoccupante, nella temperatura della CPU.

E se poi si va a indagare, ecco la causa misteriosa. BOINC!