... due nomi intriganti, una sola passione :-)

"Fare tanto con poco", è ricorrente questa frase nel mio blog. Cercando la soddisfazione in risultati, soprattutto, nella trasmissione dati o nella comunicazione a tutto campo: e se possibile, tenendosi nell'interno di un QRP che, guarda caso, da più parti viene spesso preferito discostandosi dal classico "cento watt" (o maggiore) degli apparati standard.

Qui ancora una volta parlo di trasmissione dati. E se in passati post raccontavo l'impiego del protocollo VARA, diventato quasi uno standard nella rete di messaggistica via radio di Winlink e con VARAC il software tuttofare cucito su misura, adesso un altro nome sta stuzzicando il mio interesse. E se VARA ha avuto un OM come creatore (però software ahimè non Opensource né gratuito per la versione completa), le origini di LORA, un po' come il DMR, derivano dall'ambito delle applicazioni civili.

 

 IOT - Internet delle cose allora; comunicazioni tra dispositivi che devono avere consumi ridottissimi ed estrema efficienza (vedi ad esempio qua). 

"LoRa è una delle più importanti reti di telecomunicazione wireless attualmente utilizzata in tutto il mondo per un’infinità di funzioni. Date le sue caratteristiche è la tecnologia perfetta per lo sviluppo e l’impiego dei dispositivi IoT"

Sì, bello davvero! Ma che c'incastra Lora con le comunicazioni wireless di noi OM?

 

Intanto una distinzione: LORA di per sé è un protocollo fisico, un modem insomma (e una volta tanto, fatto di chip e non di bit HI!). Ciò che sovrasta la connessione tra i dispositivi è, ovviamente, il software di gestione, che - altrettanto ovviamente - adempie alle funzioni per cui è stato sviluppato. In ogni caso le frequenze utilizzate rientrano in una normativa "di libero uso", che in Europa devono rispettare gli standard EU433 (433.05-434.79 MHz) e EU868 (863-870 MHz) e con precisi limiti di potenza e rapporto RX/TX (vedi qua o qua).

Tornando ai possibili programmi che lo utilizzano, a livello industriale abbiamo a disposizione ad esempio LoraWAN, rete open per comunicazioni tra dispositivi (sensori ambientali ecc.). A livello radioamatoriale la scelta si allarga ma vorrei prima ragionare un po' su frequenze e potenze a noi permesse. Opinione personale, eh!

Intanto, 863-870 MHz. Essendo di libero uso, qualunque appassionato di radio potrebbe crearsi la propria rete dati purché rispettando le regole sopra accennate. Secondo me tuttavia, se è un OM non dovrebbe usare il proprio nominativo né soprattutto selezionare l'opzione per definire l'utente come radioamatore (e che sblocca alcune limitazioni) dal momento che queste frequenze non sono parte del Band Plan.

Un altro discorso invece per i 433. E se non si sconfina oltre al megahertz a noi concesso, è possibile anche aumentare la potenza oltre il valore tipico di 100mW magari usando un piccolo lineare (ma servirebbe? il vantaggio di Lora è l'efficienza di trasmissione con piccole potenze! ... Della serie Evviva il QRPP! ). Ovviamente come radioamatore, dovrà poi essere inibita ogni possibile opzione di crittografia, spesso utilizzata a livello industriale.

E veniamo (finalmente!) a cosa ci offre il mondo del Lora Enthusiast!

 

Due sono (per adesso) i progetti sperimentali che hanno stuzzicato il mio interesse: Meshtastic e Lora APRS, entrambe reti a livello mondiale e che hanno raccolto anche in Italia un certo numero di sperimentatori, diffusi soprattutto in zona 1 (Liguria - Piemonte) e in zona 3 (Veneto - Friuli).

Il gruppo italiano che sviluppa il primo progetto è LoRa Italia (ricordo che Meshtastic è il nome del firmware utilizzato e che il suo marchio è registrato da Meshtastic LLC). Dall'immagine si nota che nel nord-ovest la rete è piuttosto diffusa e, a differenza di quanto realizzato in zona 3, la banda utilizzata è soprattutto quella degli 868 MHz.

In ogni caso l'hardware richiesto si trova facilmente per qualche decina di euro (o anche meno) nei vari store online tipo Aliexpress, Amazon o altri. Nel caso di Meshtastic lo stesso firmware è caricato di default nel dispositivo anche se reinstallazioni o aggiornamenti dello stesso si possono eseguire facilmente seguendo la documentazione dal sito https://meshtastic.org.

Niente di più facile allora? Beh, il lavoro maggiore risiede poi soprattutto nella corretta configurazione e nella collaborazione tra i diversi soggetti che gestiscono la rete Mesh creata.

 

Ma che dire del secondo progetto? Vabbè, qualcuno direbbe, già esiste da tanti anni l'APRS, perché reinventarla?

Però... siamo radioamatori, no? E se questo è sinonimo di sperimentatori, ecco allora benvenuta una rete APRS di nuovo tipo e capace di fornire, anche qui, quel "tanto con poco" sottolineato all'inizio dell'articolo.

 

Stessi moduli Lora ma un firmware differente per la creazione di questa rete che comunque non sostituisce quanto già esistente in VHF. La frequenza di utilizzo ricade ovviamente nel range previsto da EU433 oltre che dal Band Plan radioamatoriale e si è scelta universalmente a 433.775 MHz. E l'estrema efficienza del protocollo permette anche qua di utilizzare i soliti 100 mW pur garantendo una copertura efficace per una localizzazione radio anche in movimento. Ad esempio, con una schedina Lora T-Beam - quella che può ospitare una batteria LiPo da 3,7V - da appoggiare in macchina vicino al finestrino e con la sua stessa antennina in dotazione.


Il modulo "da passeggio" ospita il firmware "Tracker" mentre - come per l'APRS tradizionale - altri dispositivi sono posti in altura o negli stessi QTH degli OM che li gestiscono. Il firmware lì installato è iGate e fa le funzioni di Router, Digipeater o Gateway con la facoltà di trasmettere al ben conosciuto APRS-IS i dati di posizione ricevuti.

E qua è da ringraziare Ricardo Guzman CD2RXU per l'ottimo lavoro di sviluppo di entrambi e per la sua completa disponibilità per aggiornamenti e correzioni di bug che potessero arrivare dal gruppo Telegram degli utilizzatori e gestori di questo innovativo sistema.

Una differenza è da sottolineare rispetto al firmware Meshtastic di cui sopra: perché qua l'installazione e configurazione nei device Lora APRS non è fool-proof (sebbene facilitata dalle istruzioni dettagliate redatte da Ricardo nelle pagine di GitHub relative) ma richiede un minimo di conoscenza nella "preparazione del prodotto"...

Ma sappiamo tutti che l'OM vero non si spaventa davanti a ciò che può sempre apprendere nei suoi smanettamenti, no?