FT-897... gran bella macchina. L'acquistai molti anni fa, agli albori della mia vita in Toscana. Ma rivendendola però tempo dopo, attirato, come spesso accade, dalle sirene suadenti del digitale.

E col senno di poi, maledicendo in cuor mio questa insensata decisione...

 Adesso, davanti a me, rieccola di nuovo. Quasi un lascito, un passaggio di testimone. Era stata del collega I5EUZ, Vinicio, lo scorso anno SK, che tutti in Sezione a Scandicci ricordiamo con affetto.

 

Questo apparato, per chi non lo conosce, è un quadribanda all-mode che con i suoi 100 watt si difende ancora piuttosto bene; e una caratteristica che già allora aveva stuzzicato la mia curiosità è la possibilità di renderlo portatile dotandolo di batterie interne.

Inutile dire che il pacco batterie originale - oltre ad essere piuttosto obsoleto ospitando celle NiMh - ha prezzo proibitivo oltre che capacità piuttosto limitata. Ma una soluzione fai-da-te è ovviamente possibile, e la Rete ne fornisce qua e là alcuni spunti.

 E nel mio caso particolare l'idea è nata leggendo quanto IU3HVW ha descritto nel suo blog. Dateci un'occhiata, anche per eventuali ulteriori dettagli.

 

Una premessa importante: le batterie ai Polimeri di Litio (LiPo) se utilizzate in modo improprio sono potenzialmente pericolose! La massima corrente erogabile arriva anche a decine di volte la loro capacità nominale, e un accidentale cortocircuito può portare a incendi o esplosioni.

Ma sappiamo tutti che l'OM è persona prudente, coscienziosa e precisa nelle sue realizzazioni, no?

 

Il controller di ricaricaTutto va messo all'interno della radio, nel vano apposito previsto per il pacco batterie originale e che viene facilmente scoperto togliendo le sei viti che fermano la base dell'apparato.

Gli ingredienti principali sono, ovviamente, la batteria (un modello a 3 celle utilizzato principalmente in aeromodellismo) e il controller di carica (vedi immagine), necessario per questa tipologia di accumulatori e che serve per uniformare la carica per ognuna delle celle che lo compongono.

La batteria eroga 11,1 volt nominali, arrivando a 12,7 V a piena carica; la tensione è quindi inferiore rispetto al pacco batterie originale ma l'handicap è compensato dalla maggiore corrente di spunta che riesce a mantenere la tensione abbastanza stabile anche in trasmissione (e comunque ricordo che la radio stessa prevede una potenza massima di 20 watt se alimentata con le batterie interne).

La presa di collegamento all'alimentazione esterna di ricarica è un connettore DIN a 3 poli che andrà al posto di uno dei due tappi posteriori (ma essendo di diametro inferiore al foro, lo ho infilato nel tappo stesso dopo averlo opportunamente forato). Il controller di carica è lo stesso descritto nel blog; la batteria utilizzata ha la stessa capacità e dimensioni del progetto di IU3HVW ma ho comunque preferito installarne una sola anziché due.

 

Come da immagine, dalla batteria escono due cavi. La coppia di sezione maggiore dà la tensione alla radio mentre i quattro fili più sottili servono per ricevere la ricarica dal controller e provengono ciascuno dai poli delle singole celle che la compongono, e dovrebbero venire saldati, a partire dal filo nero, ai 4 punti del controller segnati come 0V, 4.2V, 8.4V e 12.6V rispettivamente. Per evitare rischi ho, uno per uno, via via tagliato e saldato i fili (nero-giallo-giallo-rosso) nelle rispettive isolette del controller.

Mentre per collegare la batteria alla radio, non disponendo del necessario connettore JST da 3.96", sono arrivato a un accrocchio che spero non sminuisca l'affermazione data più sopra, di OM preciso e coscienzioso hi! utilizzando spinotti singoli e isolati con silicone a caldo.

 



Un'ultima osservazione riguardante la ricarica del sistema.

Nel progetto di IU3HVW lo spinotto di ricarica va collegato a un alimentatore da 14 volt; personalmente trovo la cosa un po' rischiosa avendo visto che, con tale tensione, la corrente di carica arriva facilmente a parecchi ampere. Anche se il controller prevede fino a 20A di lavoro, una ricarica così veloce non fa molto bene alla batteria. Se si dispone di un alimentatore a tensione regolabile, partire allora da 13 volt circa e alzando via via la tensione fino ad arrivare, ad esempio, ai 5 ampere della capacità nominale della batteria.

Notare che a carica ultimata, sarà lo stesso controller ad azzerare la corrente salvaguardando la batteria da eventuali danni. Sarà però l'attenzione dell'utilizzatore far sì che la tensione di lavoro non arrivi sotto i 9 volt circa. In questo è di utilità il piccolo indicatore di voltaggio visualizzabile nel display della radio.