I PROTOCOLLI

 

"X.25, chi era costui?": il protocollo che pochi conoscono (visto che siamo tutti infarinati di Internet; ma chi di voi conosce bene la struttura di un datagramma? :-) ) nasce appunto negli anni '80 e viene standardizzato con l'introduzione dei famosi "7 livelli"; l'innovazione infatti, rispetto alle tecniche precedenti, è stata quella di separare in "strati logici" le caratteristiche dei blocchi tipici che rappresentano il meccanismo di trasmissione dati nel suo insieme: ad ogni livello è demandato un preciso compito, considerando come "dati" tutto ciò che riceve dal livello superiore e porta al livello inferiore gli stessi, con le aggiunte necessarie – in termini di byte - allo svolgimento dei compiti del proprio livello...

Difficile? Dunque... Il livello 1 è detto "livello fisico" perché interessa la trasmissione vera e propria (modem, cavi di collegamento o radio ricetrasmittente, protocolli "d'intesa" per "parlarsi" tra i modem...). Il "livello 2" assolve il compito di assicurare la trasmissione senza errori, utilizzando dai dati presi dal modem l'"intestazione" e il "checksum" relativi al proprio livello, e stabilendo protocolli di connessione e ritrasmissione dei blocchi di dati ricevuti male.

Al livello 3 invece è demandato il meccanismo di "instradamento" secondo cui un pacchetto dati può "conoscere" il suo percorso attraverso l'insieme di "nodi" che compongono la rete (o meglio è la rete che "sa dove spedire il pacchetto")... prendendo anch'esso i "dati" dal livello più alto e passando il blocco a quello più basso, aggiungendo qualcosa di suo... come pure esaminando l'intestazione relativa al proprio livello dai "dati" ricevuti dal livello 2 e agendo di conseguenza...

Il livello 4 poi assolve i compiti di "trasporto" dei dati, assicurando il corretto flusso dei dati (pensate all'X-ON/X-OFF dei flussi fisici di trasmissione, però ad un livello più sofisticato). E così via.

L'X.25 si ferma comunque al terzo livello.

Nel mondo radioamatoriale tutto ciò si chiama "Packet Radio" e al nome "X.25" è stata aggiunta la "A" di "Amateur Radio", diventando quindi "AX.25". Sono utilizzate le stesse tecniche, anche se qualcosa ovviamente differisce, rispetto alla telematica tradizionale via filo: il livello 1 usa anch'esso un modem, seppur con protocolli di modulazione differenti; nel livello 2 il "campo d'indirizzo" è stato espanso in parecchi byte, per consentire l'immissione nello stesso dei nominativi di chi trasmette e di chi deve ricevere, e in più nel campo del "byte di controllo" è previsto un particolare indicatore (UI, Unconnected Information) di trasporto di dati relativi a protocolli differenti (e in questo modo anche il tcp/ip può viaggiare attraverso reti Packet radioamatoriali); mentre il livello 3 è variamente implementato (Netrom, Rose, Flexnet, ecc.) con meccanismi di instradamento che possono essere - a seconda della soluzione scelta - statici o dinamici... E qui mi fermo (anche perché i livelli superiori rappresentano il funzionamento dei singoli applicativi di comunicazione).

  


Torna alla Home Page