... Mica basta il programma! Occorre infatti anche... la radio (lapalissiano?) che per gli usi tradizionali (collegamenti locali punto-punto o tramite rete radiotelematica) deve trasmettere in VHF (gamma 2 metri) e/o in UHF (gamma 70 cm). Le porzioni di banda utilizzate di solito per il Packet vanno da 144.800 a 144.975 in VHF, mentre in UHF le frequenze usate si trovano qua e là...
La velocità di trasmissione è usualmente 1200 b/s mentre sempre più spesso si trovano "porte" a 9600 b/s (ma in questo caso occorre effettuare delle modifiche al proprio apparato trasmittente, non sempre facili per chi non è uno smanettone smaliziato, e anche per il rischio di scassare la propria costosa radio...).
Velocità più alte sono invece utilizzate per il solo collegamento tra i nodi, e spesso su frequenze ancora più alte (1.3 e 2.4 GHz), richiedendo una maggiore larghezza di banda.
Il modo di emissione in VHF e UHF è il classico "FM stretto" che garantisce la facilità di uso senza particolari difficoltà di sintonizzazione, pur offrendo prestazioni inferiori in termini di distanza di collegamento.
Un discreto traffico Packet è presente pure in diverse gamme delle onde corte (HF), specialmente sui 14 MHz (attorno a 14.100) e sui 21 MHz (attorno a 21.100). La velocità è usualmente 300 b/s e sporadicamente 1200. Il modo di emissione è il tipico "banda laterale" (SSB), capace di grandi distanze ma critico nella sintonizzazione della stazione da ricevere.
Il Packet in gamme HF è adoperato per i collegamenti internazionali come pure per i "backbone" di smistamento tra reti packet di diverse nazioni.
... E il modem? Già, occorre anche un modem, per dare l'interfaccia tra il mondo analogico della radio e i bit digitali... Un modem che può essere semplice (un paio di I.C. per la sola modulazione/demodulazione dei segnali) oppure comprendere in sé anche la necessaria conversione di protocollo AX.25 (e in questo caso il modem è un vero e proprio microcomputer su scheda e si chiama, storicamente, TNC, "Terminal Node Controller"). Il modem o il TNC vanno poi collegati, in ogni caso, a una porta seriale del computer e - di solito - alle prese "microfono" e "altoparlante" della radio.
Un modem di tipo semplice (detto Baycom) necessita, per la conversione del protocollo, di un software adatto a tale scopo, il BAYCOM appunto; un TNC può invece collegarsi a un semplce programma di emulazione di terminale (anche il vecchio Telix o Minicom) oppure - previo settaggio del "modo KISS" - Keep It Simple Stupid, semplice protocollo di trasferimento dati a blocchi - alla porta seriale di un PC con programma JNOS, TNOS o con le ax25-utils.
Ultimo elemento indispensabile... l'antenna, che può essere un semplice stilo VHF in quarto d'onda per collegamenti locali, una direttiva VHF o UHF per "puntare" verso nodi distanti, o una filare, V invertita o verticale per le HF. Ma queste cose chi pratica la materia dovrebbe già saperle...