Cambiano le cose all'improvviso. Un Paese usualmente molto "trafficato" on the air adesso rimane silenzioso.

Ed ecco che lo stato di emergenza include la regolamentazione delle attività televisive e radiofoniche e "il divieto di operazioni di trasmettitori radioamatoriali per uso personale e collettivo". La notizia che proviene dalla ARRL non dà dubbi, la guerra porta anche a questo.

E inoltre: "La situazione cambia rapidamente", ha detto il segretario della regione 1 della IARU Mats Espling, SM6EAN. "La regione 1 dell'IARU continua a monitorare lo sviluppo e si aspetta che tutti i radioamatori seguano le loro leggi e regolamenti nazionali".

“Any radio amateur currently transmitting from Ukraine is risking his or her life. If you hear a Ukrainian station, do not broadcast its callsign, location or frequency — whether on the band, in a cluster or on social media. You may be putting lives at risk.”

Per noi OM, la radio è sempre stato uno strumento che accomuna i popoli. Ma se non con le radioonde, uniamoci col pensiero.

E che il QRX forzato, non divenga un QRT. Di SK già ne sentiamo sempre più parlare.