PACKET RADIO

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"Ma a che serve il Packet?" Ecco la frase che ascolterei - e che qualche volta ho ascoltato - frequentando al giorno d'oggi Sezioni e gruppi di radioamatori. Il Packet Radio, la trasposizione radiantistica delle prime reti dati che sorsero negli anni '80, la veloce ascesa tra gli OM appassionati, la sua parabola discendente, accelerata via via che l'Internet per le masse prendeva l'avvio.

Io una risposta l'avrei. Ma prima voglio fare io una serie di domande.

 

"Ma a che servono i diplomi? E il DXCC? E l'inseguimento nella classifica dei tanti Contest popolanti il calendario sicuramente appeso alle pareti dello shack?"

A che servono, appunto. Se per il relax cui spesso molti OM attribuiscono l'attività alla radio, la tranquilla chiacchiera via ponte FM, o - e qui finalmente la risposta - se per la soddisfazione personale, la fatica forse nel raggiungere una meta prefissata, e di conseguenza (e sarebbe lo scopo dell'essere Radioamatore!) l'autoapprendimento sulle tecniche di trasmissione, radio, ricevitori, antenne...

La nascita del Packet fu a mio avviso la naturale conseguenza dell'avvio negli anni '80 delle reti telematiche pubbliche. Un "volere fare nel proprio piccolo quel che fanno i grandi" - impresa poi tanto piccola non direi, dal momento che anche qua l'autoapprendimento non è mancato.

"Ma a che serve il Packet, adesso?" Quando poi i vari sistemi sono spesso ormai connessi via filo attraverso la Rete? Sempre a mio avviso, serve sempre, sì.

Apprendimento personale, certo. E per chi ebbe la fortuna di vivere quegli anni di scoperta e realizzazione delle reti radioamatoriali, il mantenimento delle strutture - di alcune strutture - con gli stessi protocolli - AX.25, Netrom, TCP-IP - e le stesse tecnologie di base. Ma non voglio qui fare il nostalgico né invogliare i nostalgici a restar tali, hi!

"Cosa si può fare, adesso?" Con quel che si trova a disposizione al giorno d'oggi le cose sono forse più facili e c'è sempre spazio per sperimentare. Apparati già predisposti per i dati, computer più potenti, News & Tips a portata di click attraverso la Rete, nuovi protocolli che possiamo provare.

E per i desiderati "nuovi arrivi", informare e "far gruppo", sia localmente che sui social; attivare tratte radio anche a bassa velocità (tanto per cominciare...).

Soprattutto, magari anche tra i gruppi e Sezioni di OM che frequentiamo, dare la risposta a quel "Ma a che serve?", che poi è la stessa di chi insegue appassionatamente diplomi e Contest...


 

Ricordo ancora che è attivo il gruppo Telegram "PacketRadio"! Spesso popolato di discussioni anche tecniche ma disponibilissimi a tutti i livelli.

Ed ecco qua il link di invito:  https://t.me/joinchat/AO8XkVe0FvkXtCqNDEKzSQ

wink