Modi digitali nelle comunicazioni tra OM. Radioonde che trasportano attraverso il QRM segnalini anche impossibili da decifrare in altro modo. Distanze incredibili con pochi watt...

Ma se il digitale si spingesse ancor più nel virtuale? E allora ecco un quiz: nelle foto qui sotto, all'OM che le ha scattate, manca qualcosa...

COSA?

      

 

Ma... LA RADIO!

O meglio, una radio che l'OM in questione (quello insomma che tiene in mano il proprio smartphone o tablet Android) non sta davvero usando. Perché mentre l'App a destra è DroidPSK, pratico programmino per la gestione del PSK31 o PSK63 interfacciandosi direttamente con l'audio del proprio RTX, quella a sinistra altro non è che pRxTx, un gestore remoto di ricetrasmettitori connessi in Rete - una specie di "telecomando" che controlla in tutto e per tutto la radio dell'OM selezionato all'avvio dell'applicazione. E che, attraverso l'audio dello smartphone, s'interfaccia in questo caso con l'App di decodifica del PSK.

Certo, con pRxTx è possibile vedere ad esempio se un nostro CQ riesce ad arrivare alla postazione remota, o per valutare come tira la propagazione anche in capo al mondo; ma occhio a non usare il tutto anche per farci dei QSO! Ché i possibili DX saranno alla fine attribuiti non a noi ma al possessore del sistema Radio-PC capace di "farsi vedere" ovunque nella Rete! E non credo che alla fine a noi converrebbe...

:-)